#PRIMALEPERSONE: riflessioni all’indomani del convegno dell’11 aprile sull’accoglienza in Emilia Romagna

Si è svolto ieri presso la sede della Cisl Emilia-Romagna, in via Milazzo a Bologna, il convegno “Prima le persone – L’Emilia-Romagna che accoglie”, una riflessione a più voci sul tema dei flussi migratori e dell’integrazione nel nostro contesto sociale. Possiamo rintracciare l’obiettivo principale dell’iniziativa nelle parole di Ciro Donnarumma, segretario Cisl Emilia-Romagna, che introducendo l’evento ha voluto sottolineare l’importanza di promuovere una rinnovata sensibilità, capace di prendere in considerazione in primis l’umanità e la dignità di coloro che partono dalle proprie terre, una sensibilità e che permetta di comprendere a fondo il fenomeno e la sua portata, sapendo fare distinzione tra la realtà e le sue strumentalizzazioni che, mai come di questi tempi, sono insidiose e frequenti.

La prima confutazione dei tanti luoghi comuni arriva dal video realizzato da Anolf, proiettato in sala per l’occasione. In esso è rappresentata la vita quotidiana, il lavoro e la passione di una giovane di seconda generazione, Melody, figlia di rifugiati, che come tanti altri migranti si sono perfettamente integrati nel contesto sociale emiliano-romagnolo e al cui benessere oggi contribuiscono attivamente. Utilissime a una migliore comprensione del fenomeno migratorio e della sua portata, al netto delle narrazioni catastrofiste, sono le parole di Maurizio Ambrosini, sociologo dei processi migratori dell’Università di Milano, tra i massimi esperti in fatto di migrazioni, il quale dati alla mano ha dimostrato quanto sia spropositato l’allarme venutosi a creare intorno alla cosiddetta “invasione” di stranieri. Quest’onda xenofoba, ha messo in chiaro il professore, è fomentata e cavalcata da chi spera di trarre consenso elettorale agitando lo spauracchio della sostituzione etnica. Questa strategia di marketing politico va avversata diffondendo conoscenza e modelli positivi, come fa Papa Francesco, continua Mons. Regattieri Vescovo di Cesena-Sarsina, che tiene a sottolineare come la nostra società sia oggi vittima di mentalità foriere di divisione e conflitto. L’intervento di Mons. Regattieri ha un suono antico e potente: il richiamo è al testo evangelico, alle parole di Gesù che si rivolgono a ogni uomo, prescindendo da appartenenze e provenienza, e riescono ad essere ancor oggi, per credenti e non, richiamo attualissimo a quell’umanità che l’agone politico sembra aver dimenticato.   Gran parte di quanto viene detto oggi in fatto di immigrazione, infatti pertiene alla demagogia e all’affabulazione, come conferma anche Gloria Lisa, Vicesindaco di Rimini, presente al convegno in qualità di responsabile ANCI Emilia-Romagna. “È venuta l’ora” aggiunge la Lisi “di dire anche tutto quello che ha funzionato nella nostra Regione, in fatto di accoglienza e integrazione” ed il riferimento è al modello di accoglienza diffusa, ora messo a rischio dal “decreto Salvini”, finora portatrice di risultati positivi in termini di integrazione e inserimento sociale.

Noi però non dobbiamo disperare: piuttosto l’imperativo è informarsi, conoscere e far conoscere la realtà del fenomeno migratorio per come essa è, al netto delle mistificazioni, “senza però irridere o sottovalutare l’apprensione dell’opinione pubblica”, ricorda la Vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini, che parla di una vera e propria campagna di sensibilizzazione uno a uno, da persona a persona, per fare capire che è l’inclusione che rende sicura la società, mentre l’emarginazione da sempre è fonte di conflitto. A questo metodo si associa anche Andrea Cuccello, segretario nazionale Cisl, che richiama l’identità “genetica” della Cisl, organizzazione da sempre votata all’inclusione di tutti, oltre le differenze, identità questa da valorizzare e da promuovere, soprattutto ora che questo tipo di prospettiva pare essere così impopolare. E sono le persone accolte e le persone che accolgono, con le loro testimonianze sul finire dell’incontro, a ricordare quanto tutto ciò non sia speculazione teorica, ma esperienza concreta e quotidiana.

“Invito tutti a non mollare” esorta ancora prima di lasciare la sala, Elisabetta Gualmini, “invito a portare ovunque un messaggio di apertura, di positività. Io ci proverò”. “E ci proveremo anche noi” è l’impegno che in conclusione rinnova, a nome di tutta la Cisl, Filippo Pieri, segretario regionale per l’Emilia-Romagna. 

Un impegno e uno slancio dal quale non possiamo che sentirci profondamente coinvolti anche noi di Anolf. Sì, vogliamo provarci! Consapevoli che l’umanità può e deve sempre prevalere. #primalepersone, sempre.

Articolo a cura di Lorenzo Benassi Roversi