Diventare tutore/tutrice volontaria di un minore straniero non accompagnato

Nel 2017 in Italia è stata approvata la legge quadro sull’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (la n. 47/2017) che introduce l’elenco dei tutori volontari. Al 31 dicembre 2018 in Emilia Romagna i minori non accompagnati erano 792, per la maggior parte di sesso maschile e di età compresa tra i 16 e i 17 anni e gli aspiranti tutori volontari 370. Questi ragazzi, senza riferimenti familiari e accolti in strutture, possono trovare nei tutori volontari delle figure in grado di assumerne la rappresentanza legale oltre che promuoverne il benessere psico-fisico e vigilare sui percorsi di educazione e integrazione.
Il tutore volontario infatti, non convive con il minore e non deve provvedere economicamente al suo sostentamento – non si tratta di un’adozione o di un affido – ma sostiene il percorso educativo del minore, ascoltandolo, promuovendo la sua crescita, aiutandolo nelle scelte, vivendo cioè un’esperienza di genitorialità sociale. La funzione del tutore è gratuita e volontaria.
L’incarico di promuovere e facilitare la nomina di tutori volontari, nonché di selezionare e formare i privati cittadini disposti ad assumersi questo compito, è affidato dall’art. 11 della legge ai Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza (per l’Emilia-Romagna, Clede Maria Garavini).
Anolf, insieme alla Cisl regionale, ha deciso di contribuire alla promozione di questa figura, riconoscendone l’alto valore sociale e la rispondenza ai valori di accoglienza e cittadinanza attiva dell’associazione, per cui, in accordo con la Garante regionale, è stato predisposto un volantino informativo che riassume requisiti e modalità per diventare tutori volontari.

Per ulteriori informazioni
https://www.assemblea.emr.it/garanti/i-garanti/infanzia/attivita/fragilita-sociali/tutori